“Una mattina mi son svegliato e il terzo settore era cambiato”
Come ricorderemo questo periodo tra qualche decennio? Quali cambiamenti ci attendono? Come evolverà il Terzo Settore?
Il nostro CEO, Marco Traversi, ha illustrato la sua idea nel nuovo report di Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (SRM) attraverso una riflessione visionaria proiettata nel futuro post-Covidiano dal titolo Una mattina mi son svegliato e il Terzo settore era cambiato che potete leggere qui.
Il recente report di SRM, “I nuovi scenari economici di fronte alla sfida del Covid-19. Il ruolo dell’economia sociale in Italia e nel Mezzogiorno (Luglio 2020)“, è dedicato all’analisi degli scenari economici scaturiti dalla pandemia, in particolare al ruolo dell’economia sociale quale motore di sviluppo per il Paese e settore da sostenere e valorizzare in questa fase di ripresa dell’economia italiana.
Con l’avanzare della pandemia, il Paese ha infatti potuto contare su una generosità straordinaria, sul ruolo insostituibile del Terzo Settore e sull’azione in campo sociale e assistenziale di imprese ed attori del mondo profit, coadiuvando ed in diversi casi supplendo alle iniziative delle istituzioni pubbliche.
Il Rapporto mette a fuoco, attraverso la voce di vari autori, in che modo durante questo periodo il sistema di imprese sociali e organizzazioni di Terzo Settore ha saputo gestire l’emergenza, sia in termini di mantenimento dei livelli di produzione e occupazione, sia in termini di flessibilità organizzative e produttive in grado di far fronte alle variazioni, quantitative e qualitative, virulente e non previste, della domanda di cura che ci sono state in questi mesi.
Tra gli autori degli articoli e delle testimonianze del territorio, oltre al CEO di Project Ahead nonché direttore dell’incubatore di imprese sociali Dialogue Place: Fondazione con Il Sud, Gruppo di imprese sociali – Gesco, Intesa Sanpaolo, VITA, Confcooperative Federsolidarietà, le cooperative La Quercia di Trieste e Pares di Milano, la Caritas diocesana di Napoli, CSV Napoli, Figli in famiglia onlus, il Comune di Meta, l’Università di Salerno e il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Napoli Federico II.